Giovan Battista Piranesi e l’antichità classica a Roma
Il Campo Marzio dell'Antica Roma
Il Campo Marzio dell'Antica Roma
Giovan Battista Piranesi e l’antichità classica a Roma
Il patrimonio della Biblioteca Briganti conserva numerosi libri antichi arricchiti da tavole incise tra cui 8 volumi in legatura originale in mezza pelle con piatti in cartone marmorizzato, integri e corredati di numerose stampe ricavate dalle incisioni ad acquaforte di Giovan Battista Piranesi (1720-1778). Si tratta de Le Antichità Romane in quattro volumi (1756), Della Magnificenza e d'Architettura de' Romani (1761), Il Campo Marzio dell'Antica Roma (1762), le Antichità d'Albano e Castelgandolfo (1764) e Lapides Capitolini sive Fasti Consulares Triumphalesque Romanorum (1762). Piranesi inizia la sua carriera di architetto a Venezia e nel 1740 si trasferisce a Roma come disegnatore al seguito dell'ambasciatore veneziano Francesco Venier. L’ambiente culturale gli permette di studiare testi antichi e moderni, eseguire rilievi e perfezionare la tecnica dell'acquaforte. Affascinato dalle rovine romane, Piranesi crea opere di rigore archeologico, precisione prospettica e visioni capricciose.